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Ritratto futurista dall'Africa - Namibia

 

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Viaggio nel Caprivi - Namibia 

 

Foto e testo di Davide Pianezze

 

Il Bwabwata N.P. è una delle aree protette che fanno parte di quella sottile e selvaggia striscia di terra namibiana chiamata Caprivi che, estendendosi vero Est per qualche centinaio di chilometri, trasferisce i confini del Paese sulle sponde del fiume Zambesi, al confine con lo Zambia. La curiosa appendice della ex colonia tedesca fu una concessione della regina Vittoria all’imperatore Edoardo II che durante una cena si lamentò con la sovrana del fatto che quasi l’intera Africa apparteneva alla Gran Bretagna e che la piccola e poco fertile Namibia concessa alla Germania non aveva nemmeno uno sbocco fluviale sull’oceano Indiano. Si dice che per soddisfare la richiesta dell‘imperatore la sera stessa la regina chiese una mappa, una matita ed una riga e senza indugiare tracciò due linee rette e parallele per prolungare i territori Namibiani fino al fiume Zambesi.

Oggi in tutto il Caprivi vivono numerosissime specie animali. Nel Bwabwata N.P., al confine con il Botswana è facile incontrare elefanti, zebre, impala e diverse altre antilopi, come la rara antilope di Roan, e con un po’ di fortuna, o meglio ancora con l’accompagnamento di una guida esperta, è possibile vedere leoni, leopardi, ghepardi e licaoni.

Le ore migliori per fotografare la fauna africana sono le prime della giornata e quelle più prossime al tramonto, sia per via della luce più calda che per la maggiore attività degli animali. Ma le condizioni meteo non si possono controllare e la luce non è sempre quella sperata. Anche l’umidità nell’aria o la presenza di polvere trasportata dal vento possono riservare cattive sorprese, fungendo da filtro naturale al sole e riducendo drasticamente l’illuminazione. Capita quindi di trovarsi di fronte a situazioni straordinarie, come solo l’Africa sa offrire, ma con condizioni poco apprezzate per chi ama la fotografia e vorrebbe portare a casa solo immagini perfette e dettagliate. In tali condizioni un piano “B” può risultare provvidenziale per evitare la depressione del fotografo insoddisfatto. Accertato che la luce non è sufficiente per scattare immagini tradizionali, se non attraverso impostazioni forzate dell’attrezzatura che la porterebbero oltre ogni limite, come un utilizzo sconsiderato di ISO troppo elevati, con un’inevitabile riduzione della qualità dell’immagine, e/o con esasperate aperure di diaframma e conseguenti difficoltà di messa a fuoco, personalmente preferisco fare di necessità virtù. A volte la creatività nasce come conseguenza di situazioni inaspettate (e non sempre gradite). Quindi, perché non sfruttare il “messaggio” ricevuto e magari accentuarlo ulteriormente. Se per via della scarsa luce a disposizione si rischia di ottenere un’immagine mossa, si può pensare in alternativa di accettare la sfida e cercare un risultato poco convenzionale.

 

 Il momento dello scatto

Impostata la macchina fotografica in modalità di ripresa a priorità di tempi e cercai situazioni dinamiche, come ad esempio un branco di impala in fuga. Decisi di utilizzare un obiettivo 80/200 F2,8 in quanto mi garantiva grande agilità di movimento, limite fisico per un qualsiasi super teleobiettivo, sia per questioni di ingombri che di peso. Al mio lato, riposto sul sedile passeggero, avevo un secondo corpo macchina, con installato un obiettivo 17/55, pronto per eventuali incontri più ravvicinati. La foto in questione ritrae un impala femmina che segue il suo branco. Per ottenere l’effetto dall’immagine mirai l’animale e dopo aver scattato lo seguii nel suo movimento, come se avessi dovuto scattare una lunga sequenza di immagini. Per via dei tempi estremamente lenti d’aperura dell’otturatore (1/8”), l’effetto non risulta quello classico del panning, cioè con soggetto “congelato” e sfondo in movimento, ma il soggetto in primo piano si mostra quasi in trasparenza, offrendo un’interpretazione più personale della scena.

 

Dati tecnici

Data: 20 Luglio 2018

Corpo macchina: Nikon D2X
Obiettivo: Nikon 80/200 f2,8
Apertura diaframma: F20
Tempo otturatore: 1/8
Sensibilità sensore ISO auto 320
Flash: no
Modo di ripresa: S (priorità di tempi)

 

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